Quali simboli incidere?

Il processo di formattazione decide dove mettere i simboli, tuttavia ciò può essere fatto solo dopo aver deciso quali simboli vanno stampati: in altre parole, dopo aver deciso quale notazione adoperare.

La comune notazione musicale è un sistema di registrazione della musica evolutosi nel corso degli ultimi mille anni. La forma normalmente adoperata oggi risale agli inizi del Rinascimento, e anche se nei princìpi di base è rimasta praticamente immutata (cioè testa delle note su un pentagramma di cinque linee), continua a modificarsi nei dettagli per permettere di esprimere le innovazioni introdotte dalla notazione contemporanea. Dunque, la comune notazione musicale comprende circa cinque secoli di musica, con applicazioni che spaziano dalle melodie monofoniche ai mostruosi contrappunti di una grande orchestra.

In che modo possiamo noi imbrigliare un simile mostro a sette teste e costringerlo entro i limiti di un programma per computer? La nostra soluzione è stata quella di spezzare il problema della notazione (al contrario dell’incisione, che riguarda la tipografia) in ‘bocconi’ digeribili e programmabili: ciascun tipo di simbolo è gestito da un modulo a sé, un cosiddetto plug-in, completamente modulare e indipendente, così da poter essere sviluppato e migliorato separatamente. Tali plug-in sono chiamati incisori per analogia con l’artigiano che traduce le idee musicali in simboli grafici.

Nell’esempio seguente, cominciamo con il plug-in per le teste delle note, il Note_heads_engraver.

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Poi il Staff_symbol_engraver aggiunge il rigo,

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il Clef_engraver definisce un punto di riferimento per il rigo,

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e lo Stem_engraver aggiunge i gambi.

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Ogni volta che il programma incontra una testa di nota (o più d’una, se si tratta di un accordo) leggendo il file sorgente, avvisa lo Stem_engraver, il quale crea un gambo e glielo unisce. Aggiungendo gli incisori per travature, legature, accenti, accidenti, stanghette di battuta, indicazioni di tempo e armature di chiave, otteniamo la notazione completa.

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Questo sistema funziona bene per la musica monofonica, ma che succede con la polifonia? Nella notazione polifonica, voci diverse possono condividere lo stesso rigo:

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Nell’esempio qui sopra, armatura di chiave e rigo sono condivisi, ma gambi, legature, travature, eccetera, appartengono in modo esclusivo a ciascuna voce, perciò gli incisori devono essere raggruppati. Quelli per teste delle note, gambi, legature, eccetera, vanno in un gruppo chiamato ‘contesto Voice’, mentre quelli per chiave, accidenti, misure, eccetera, in un gruppo chiamato ‘contesto Staff’. Nel caso della polifonia, un singolo contesto Staff contiene più di un contesto Voice. Analogamente, contesti Staff multipli possono essere messi in un singolo contesto Score. Il contesto Score rappresenta il contesto notazionale di livello massimo.

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Vedi anche

Internals Reference: Contesti.


Saggio sull’incisione musicale automatizzata v2.25.15 (ramo di sviluppo).